Valorizzazione dei Luoghi della Cultura del Lazio 2024


Rafforzare la valorizzazione dei Luoghi della Cultura del Lazio: con questo intento, l’amministrazione regionale, su proposta della Direzione Cultura, Politiche Giovanili e della Famiglia, Pari Opportunità, Servizio Civile, ha approvato un nuovo avviso pubblico, il quinto dopo quello degli anni precedenti.   
 
L’avviso è rivolto a soggetti pubblici e privati, proprietari o gestori di musei, biblioteche, archivi storici, aree archeologiche, parchi archeologici, complessi monumentali e altri luoghi d’interesse collettivo, finalizzato alla loro “messa in valore” o all’accrescimento di un valore già acquisito. 
 
L’avviso riguarda in particolare il sostegno di tematiche per l’ampliamento della fruizione pubblica dei beni e della loro sostenibilità ambientale ed economica, in funzione della valorizzazione culturale del territorio laziale.
 
A fronte delle edizioni precedenti, seppur nell’ambito di un sistema collaudato, l’avviso dei Luoghi 2024 si caratterizza geograficamente, con la proposta di una “scelta territoriale” legata al particolare momento storico, in vista anche dell’Anno Giubilare 2025 e al merito dell’importante e recentissimo riconoscimento dell’Appia Regina Viarum quale sito UNESCO.   
 
La misura intende dunque disegnare un progetto integrato per la valorizzazione culturale (luoghi di luoghi) di estrema attualità e profonde radici condivise, interessa tutto il territorio laziale ed è rivolto a:
  • progetti di investimento che ricadano nei territori in cui siano presenti siti dichiarati patrimonio dell’umanità o candidati a tale qualifica, che si pongano nel tratto laziale riconosciuto della Via di San Benedetto, della Via Francigena del Nord, della Via Francigena del Sud e del Cammino di Francesco, in quanto nuclei chiave d’interesse culturale per il territorio;
  • proposte di Comuni che sostengano progettualità correlate al Giubileo 2025.
La domanda di contributo può essere presentata:
  •  dal proprietario di uno dei Luoghi della Cultura;
  • dall’eventuale soggetto gestore di uno dei Luoghi della Cultura.
Per ciascun luogo della cultura può essere presentata un’unica domanda di contributo.
 
Nel caso di soggetto pubblico, il legale rappresentante dovrà dichiarare che l’ente rappresentato non è destinatario di provvedimenti che impediscono l’erogazione di contributi pubblici ai sensi delle norme vigenti.
 
Nel caso di soggetto privato, il legale rappresentante dovrà dichiarare di non essere destinatario di provvedimenti che comportano il divieto di ricevere contributi, sussidi o altre agevolazioni da parte della pubblica amministrazione, incluse le sanzioni interdittive di cui all’art. 9 comma 2 lettera d) del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e le situazioni ostative, di cui all’art. 67 del D.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 in materia di antimafia.
 
Le proposte progettuali, relative ai suindicati Luoghi della Cultura potranno prevedere i seguenti tipi di intervento:
  • Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia e opere di restauro e risanamento conservativo, ai sensi del D.P.R. 380/2001;
  • Interventi finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei luoghi, con attenzione nei confronti di persone con disabilità fisica, sensoriale o cognitiva;
  • Interventi di adeguamento, allestimento e arredo di spazi espositivi e di accoglienza (servizi di accoglienza e informazione, messa in sicurezza, collegamento wi-fi, spazi per attività educative, spazi per iniziative di interesse della comunità, servizi informatici, caffetterie);
  • Interventi di sostegno allo sviluppo di tecnologie digitali per la fruizione dei Luoghi della Cultura (come, ad es., visite virtuali realizzate da remoto da parte di musei, archivi e biblioteche; acquisto di strumentazione hardware e software, di piattaforme online per lo sviluppo di attività in streaming, di dispositivi per realizzazione e fruizione di realtà virtuale e aumentata), di riorganizzazione dei sistemi di comunicazione interna ed esterna;
  • Interventi di impiantistica, con particolare riferimento agli impianti che garantiscono la sicurezza e la tutela del patrimonio posseduto, oltre a quella del personale e degli utenti (impianti di videosorveglianza, impianti antintrusione, impianti antincendio, impianti per il trattamento della qualità dell’aria e l’igienizzazione, ecc.);
  • Interventi di efficientamento energetico, con particolare attenzione ai materiali e alla sostenibilità ambientale nelle tecniche usate per la realizzazione del progetto;
  • Interventi di restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici (art. 29 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004: restauro di dipinti, sculture, affreschi, ecc.);
  • Interventi di arte contemporanea: progettazione, realizzazione e posa in opera di produzioni artistiche da realizzare all’interno dei luoghi della cultura negli spazi interni o negli spazi loro antistanti.
Le opere d’arte dovranno avere le seguenti caratteristiche:
– ispirarsi/richiamare i valori storico-culturali e i caratteri paesaggistici locali e comunque il tematismo specifico del luogo della cultura di riferimento;
– avere carattere permanente, attraverso l’uso di materiali (non deperibili o rinnovabili) che garantiscano la durata nel tempo;
– essere collocate in spazi idonei a garantirne la conservazione in sicurezza e la fruibilità pubblica.
 
Il contributo regionale concedibile per ogni progetto non potrà superare, per le richieste avanzate dai soggetti pubblici, l’80% del costo complessivo ammissibile dell’intervento, mentre, per le richieste avanzate da soggetti privati, il 50% del costo complessivo ammissibile dell’intervento; in ogni caso l’importo massimo del contributo concedibile non potrà superare il tetto di € 200.000,00.
 
Ai sensi dell’art. 3, comma 153, della L.R. 17/2016, per le richieste di contributo regionale presentate da Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti o da Comuni in stato di dissesto finanziario dichiarato (ai sensi dell’articolo 246 del D.lgs. 267/2000), il contributo regionale concedibile, fermo restando il tetto massimo di euro 200.000,00 può essere pari al 100% del costo complessivo ammissibile dell’intervento.
 
I contributi concessi ai sensi del presente avviso trovano copertura nell’ambito delle risorse in conto capitale disponibili sul capitolo U0000G14509: EE.FF. 2024, 2025 e 2026 per un totale di euro 5.000.000,00.
 
Ai fini dell’erogazione dei contributi regionali, saranno considerate ammissibili le seguenti spese:
  1. Spese per l’esecuzione di lavori, a corpo o misura, anche in economia;
  2. Spese per pubblicazione di bandi di gara;
  3. Spese per allacciamenti a pubblici servizi;
  4. Spese per la sostituzione o l’adeguamento e messa a norma degli impianti esistenti, inclusi quelli per il trattamento della qualità dell’aria e l’igienizzazione;
  5. Spese per lavori accessori connessi alla fruizione e accessibilità dei luoghi;
  6. Spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  7. Spese per interventi di restauro di oggetti mobili;
  8. Spese per la realizzazione di opere d’arte contemporanea;
  9. Spese tecniche di progettazione, inclusi i compensi agli artisti eventualmente coinvolti (compresi rilievi, accertamenti, indagini geognostiche e geotecniche o studi di impatto ambientale), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche (ex art. 45 del D.lgs. 36/2023). Tali spese non possono superare il 20% delle spese complessive previste nel progetto;
  10. Acquisto di attrezzature, allestimenti e arredi, strumentazione hardware e software, piattaforme online per lo sviluppo di attività in streaming, dispositivi per realizzazione e fruizione di realtà virtuale e aumentata ed altre forniture di beni durevoli connessi e funzionali ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del luogo;
  11. IVA su lavori, solo se non recuperabile, imprevisti e spese generali, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;
  12. Spese per le fideiussioni.
L’istanza per la concessione del contributo , completa di tutta la documentazione richiesta, deve pervenire esclusivamente mediante l’utilizzo dell’apposita piattaforma informatica messa a disposizione da LAZIOcrea S.p.A., all’indirizzo https://cugban.regione.lazio.it/bandiavvisi, attiva a partire dalle ore 12:00 del 26 agosto 2024.
 
Per la presentazione delle domande è obbligatorio essere in possesso di:
  • sistema di autenticazione di II livello: SPID, TS-CNS, CIE;
  • firma elettronica.
La firma elettronica è necessaria sia per la sottoscrizione di tutti i documenti che devono essere allegati che per la firma dell’istanza conclusiva.
 
I documenti e l’istanza devono essere firmati digitalmente dal Rappresentante Legale o dal Soggetto titolato alla firma; pertanto, il soggetto che effettua l’accesso con SPID, TS-CNS e CIE può essere diverso da quello che firma i documenti e l’istanza finale. La trasmissione finale dei documenti caricati sulla piattaforma deve essere completata entro le ore 16:00 del 20 settembre 2024.
 
Non verranno accettate domande pervenute con altri sistemi e/o oltre la data di chiusura dell’avviso. Le domande formalmente ammissibili saranno valutate da una Commissione che procederà alla valutazione dei progetti secondo i criteri stabiliti dal presente avviso. Potrà essere ammessa a contributo la proposta progettuale che consegua una valutazione di almeno 42 punti sui 60 disponibili.
 
In esito alla valutazione delle domande pervenute, con atto del Direttore Regionale competente, viene approvata la graduatoria degli interventi ammessi a contributo, con l’indicazione dell’importo assegnato, fino alla concorrenza degli stanziamenti previsti, nonché l’elenco delle domande ritenute non ammissibili, con l’indicazione del relativo motivo di inammissibilità.
 
Ad ogni effetto di legge, incluso quello di comunicazione ai destinatari, la determinazione che approva le graduatorie verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito www.regione.lazio.it.
 
Contatti 
 
L’Assistenza tecnica per eventuali problematiche connesse all’utilizzo della piattaforma è gestita esclusivamente attraverso il tasto “ASSISTENZA”, presente sulla Piattaforma e disponibile esclusivamente a seguito dell’autenticazione iniziale. Le domande di assistenza dovranno pervenire entro e non oltre le ore 23:59 del giorno precedente il termine di chiusura dell’Avviso (ovvero entro le ore 23:59 del 19 settembre 2024).
 

Pubblichiamo di seguito il testo dell'articolo pubblicato su: https://www.lazioeuropa.it/