LA GESTIONE SEPARATA dalla A alla Z

Si è affacciata timidamente nel 1995 sulla scena della previdenza allo scopo di tutelare quella fascia di lavoratori che si collocano a metà tra il lavoro dipendente e il lavoro autonomo, senza essere né l’uno né l’altro. Si tratta di una categoria numerosa, ma indistinta, che al suo nascere fu abbagliata dalla lusinga dell’Inps di un contributo per la pensione di appena il 10%. Ai cosiddetti lavoratori “parasubordinati”, da allora inquadrati all’Inps nella “Gestione Separata”, si sono poi aggiunte altre categorie, come i liberi professionisti senza una propria cassa di previdenza, ciascuna vantando una specificità da tutelare anche oltre le classiche pensioni.
 
Si è creata così una babele di posizioni e di contribuzioni diverse per ogni singola categoria, difficile da gestire anche per i professionisti intermediari. E alla Gestione Separata fa riferimento anche il mondo degli enti ecclesiastici, nelle molteplici attività di supporto per i propri fini. Numeroso poi il clero inserito in commissioni, comitati e incaricato di collaborazioni varie. La Gestione ha fatto scuola oltre l’Inps. Hanno una propria Gestione alcuni professionisti, come i periti agrari, gli agrotecnici e i giornalisti. Anche il Fondo Pensioni Vaticano vanta dal 2022 una sua gestione separata riservata ai prestatori di lavoro dipendente a tempo determinato, denominato “a chiamata”, e ai lavoratori non dipendenti meramente occasionali. La Gestione del Vaticano liquida la pensione a 67 anni dopo almeno 5 anni di versamenti. Intanto in casa Inps si sono accorti di molti errori che si commettono nel versamento dei contributi dovuti alla Gestione, anche a causa di continue modifiche riversate sul settore più di recente. Col risultato di bloccare l’accredito dei contributi per gli interessati.
 
L’istituto di previdenza ha ritenuto necessario fare una ricognizione delle aliquote in vigore nel 2024 e corrispondenti al tipo di rapporto da applicare nei casi concreti. In particolare, quando i lavoratori iscritti alla Gestione sono assicurati anche presso un’altra previdenza obbligatoria oppure sono titolari di pensione. La tabella che segue descrive quindi la situazione aggiornata dei contributi. L’attuale operazione dell’Inps tutela indirettamente gli assicurati nella Gestione, i cui contributi sono anticipati obbligatoriamente per 1/3 dal committente e che a sua volta sostiene il residuo 2/3. La completezza e la regolarità dei versamenti garantisce i diritti pensionistici al riparo da eventuali “buchi” conseguenti allo scorrere della prescrizione quinquennale. Per questo è buona norma consultare almeno una volta anno il proprio estratto dei contributi disponibile on line sul sito dell’Inps (con Spid, Cie) oppure presso un ente di patronato.
 
Dr. Vittorio Spinelli