Riconoscimento e valorizzazione degli oratori in Basilicata
Nella seduta del 7 luglio scorso la quarta Commissione del Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza la proposta di legge recante “Disposizioni per il riconoscimento della funzione sociale svolta dagli oratori e dagli enti che svolgono attività similari per la valorizzazione del loro ruolo”.
Il progetto - si legge nella relazione – intende disciplinare la funzione sociale svolta dagli oratori e dagli enti che svolgono attività similari e la valorizzazione del loro ruolo cosi come già tracciato a livello nazionale dalla Legge n. 206/2003, per sostenere tutte quelle attività messe in campo dalle parrocchie, dagli istituti della Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose “con le quali lo Stato abbia stipulato un’intesa” (art. 1, com. 2) al fine di coinvolgere le nuove generazioni “di qualsiasi nazionalità” in azioni di miglioramento del quadro sociale di riferimento ed offrire loro la consapevolezza dell'alto valore della promozione sociale, della cultura e del tempo libero, del contrasto all'emarginazione sociale e discriminazione razziale e permettere di contrastare il disagio e la devianza minorile.
Gli oratori - si legge - se adeguatamente sostenuti, possono svolgere un ruolo decisivo per ridurre le aree del disagio sociale; per aiutare i più deboli che spesso restano esclusi e marginalizzati dal cambiamento e dal progresso; per valorizzare le capacita degli individui; per diffondere la cultura del volontariato, della solidarietà e del bene comune, dell'inclusione e della multiculturalità; per suscitare nuove capacita e analisi critica; per stimolare la formazione di valori fondamentali quali l'autenticità, la coerenza, la responsabilità, la dignità, la tolleranza, la progettualità e l'appartenenza.
Per il conseguimento degli obiettivi indicati la Regione adotta un programma annuale.
E’ prevista la sottoscrizione di protocolli d'intesa tra la Regione e la Conferenza Episcopale di Basilicata, “in rappresentanza delle diocesi presenti sui territorio lucano, delle parrocchie, delle organizzazioni che rappresentano gli Istituti religiosi cattolici e dei singoli istituti delle associazioni cattoliche nazionali degli oratoti presenti in Basilicata” tra la Regione e “i singoli enti di culto, o organizzazioni che li rappresentano, con cui lo Stato ha stipulato un’intesa ai sensi dell’art. 8 comma 3 della Costituzione”.
I protocolli d’intesa individuano, fra l’altro, le forme di collaborazione, stabiliscono i criteri con i quali Regione ed enti locali lucani possono concedere in comodato beni immobili e mobili (secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 1 della legge n. 206/03) e definiscono gli indirizzi e le azioni tendenti alla valorizzazione ed alla promozione della funzione educativa, formativa, aggregativa e sociale, svolta attraverso le attività di oratorio e similari, a favore dei minori, adolescenti ed a sostegno delle famiglie, in particolare quelle attività finalizzate alla diffusione dello sport e della solidarietà, alla promozione sociale e di iniziative del tempo libero, a favore dell’integrazione sociale e interculturale, al contrasto del disagio e della devianza in ambito minorile.
La Regione sostiene, “nello spirito di sussidiarietà”, le attività socio-educative individuate nei protocolli d’intesa svolte dagli oratori e da attività similari di altre confessioni religiose, con finanziamenti volti a conseguire i seguenti obiettivi:
- realizzazione di percorsi di formazione di cittadinanza attiva, di integrazione sociale e sostegno alla qualificazione e formazione degli operatori che agiscono negli oratori;
- realizzazione di percorsi di recupero a favore di soggetti a rischio di emarginazione sociale, di differenti forme di discriminazione, devianza e disabilità.
Le parrocchie, gli istituti cattolici e gli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato presentano alla regione Basilicata entro il 15 luglio di ogni anno, i progetti concernenti le attività di oratorio o attività similari e la regione, avvalendosi di un Comitato Tecnico-Scientifico – composto da sei componenti - appositamente costituito, valuta i progetti e concede finanziamenti per la loro realizzazione nei limiti dello stanziamento iscritto a bilancio, sulla base di una graduatoria formulata tenendo presente specifici criteri di meritevolezza e di proporzionalità in base alle popolazioni residenti.
Nell’ambito degli obiettivi fissati nei Piani Intercomunali dei Servizi sociali e socio sanitari, i comuni associati in Ambiti socio territoriali possono stipulare convenzioni con gli oratori attivi da almeno un anno nel proprio ambito territoriale, per concorrere al potenziamento della rete formale dei servizi alle persone ed alle comunità e per lo svolgimento di attività di utilità sociale.
Per l’attuazione della presente legge il pdl prevede uno stanziamento per il 2016 di euro 150.000,00.
(Consiglio regionale della Basilicata, pdl n. 154 del 15/4/16, cons. Santarsiero ed altri, PD, cons. Mollica, Unione di Centro, cons. Pace, GM, licenziato dalla IV Commissione il 7/7/16)
O.G.L. CEI